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Ernia del disco: cosa sapere prima di un intervento chirurgico

L’ernia del disco lombare o cervicale è una delle patologie più comuni della colonna vertebrale e colpisce ogni anno migliaia di persone. In molti casi può essere gestita senza chirurgia, ma in alcune situazioni l’intervento chirurgico diventa la soluzione più indicata per eliminare il dolore e recuperare la funzionalità.
Ernia del disco

In questo articolo rispondiamo alle domande più frequenti dei pazienti, per chiarire dubbi e offrire informazioni affidabili su ciò che è importante sapere prima di un intervento per ernia del disco.


Quando è davvero necessario l’intervento chirurgico per ernia del disco?

Non tutte le ernie richiedono un intervento. Nella maggior parte dei casi si preferisce un approccio conservativo:

  • fisioterapia mirata,

  • farmaci antinfiammatori,

  • infiltrazioni o trattamenti non invasivi.

La chirurgia è raccomandata quando:

  • il dolore persiste nonostante le cure conservative,

  • compaiono deficit neurologici come perdita di forza o sensibilità,

  • il paziente presenta difficoltà nel controllo di vescica e intestino (condizione rara ma urgente).


Quali tecniche chirurgiche esistono per l’ernia del disco?

Negli ultimi anni le tecniche si sono evolute, passando da approcci tradizionali ad altri mini-invasivi.

  • Microdiscectomia → la tecnica più diffusa, che rimuove solo la parte di disco erniato attraverso una piccola incisione.

  • Discectomia percutanea → ancora meno invasiva, indicata in casi selezionati.

  • Tecniche endoscopiche → permettono di operare con incisioni minime e un recupero molto rapido.

La scelta della tecnica dipende dalla posizione dell’ernia, dalla gravità dei sintomi e dalle caratteristiche del paziente.


Quali sono i rischi dell’intervento per ernia del disco?

Ogni intervento chirurgico comporta dei rischi, ma oggi le procedure sono estremamente sicure se eseguite in centri specializzati.Possibili complicanze possono includere:

  • infezioni,

  • sanguinamenti,

  • recidiva dell’ernia,

  • raramente danni neurologici.

L’esperienza del chirurgo e l’utilizzo di tecnologie avanzate riducono notevolmente la probabilità di complicanze.


Quanto dura il recupero dopo un intervento per ernia del disco?

La maggior parte dei pazienti si alza e cammina già il giorno successivo all’operazione. Il recupero varia in base all’attività quotidiana e lavorativa:

  • lavori sedentari → ritorno in circa 1-2 settimane,

  • attività manuali → recupero in 4-6 settimane,

  • sport → ritorno graduale dopo 2-3 mesi.

La riabilitazione fisioterapica gioca un ruolo chiave per riprendere mobilità e prevenire recidive.


L’ernia del disco può tornare dopo l’intervento?

La recidiva dell’ernia è possibile, ma piuttosto rara. Si stima che interessi meno del 10% dei pazienti. Le probabilità si riducono con:

  • esercizi di rinforzo muscolare,

  • controllo del peso,

  • postura corretta durante le attività quotidiane,

  • programmi di prevenzione personalizzati.


Cosa deve sapere un paziente prima di sottoporsi a intervento chirurgico per ernia del disco

Prima dell’intervento, è fondamentale:

  • discutere con il chirurgo i benefici e i possibili rischi,

  • comprendere la tecnica proposta e il percorso post-operatorio,

  • avere aspettative realistiche sui tempi di recupero.

Scegliere un centro specializzato in chirurgia vertebrale e affidarsi a un chirurgo con ampia esperienza nelle patologie della colonna sono i due fattori che più influenzano la sicurezza e il successo dell’intervento.


Conclusione

Un intervento per ernia del disco non è sempre necessario, ma quando indicato può restituire qualità di vita e libertà di movimento. Le tecniche mini-invasive hanno ridotto rischi e tempi di recupero, offrendo ai pazienti una prospettiva più serena. Informarsi correttamente e affidarsi a professionisti esperti è il passo decisivo per affrontare questo percorso con fiducia.


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Roberto Bassani Chirurgo Vertebrale

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