MAL DI SCHIENA QUANDO SI RISOLVE CON INTERVENTI ALIF - LA CHIRURGIA VERTEBRALE MININVASIVA
- Roberto Bassani
- 23 lug
- Tempo di lettura: 2 min
Se il mal di schiena è causato da alcune patologie come, ad esempio, l'ernia del disco, la spondilolistesi e la stenosi vertebrale, allora la chirurgia vertebrale mininasiva con intervento ALIF - Approccio anteriore della colonna -, può essere di grande aiuto e far ritornare a una buona qualità di vita.

Il mal di schiena, con il suo dolore costante, influisce molto negativamente sulla qualità della vita, pensate infatti che è considerato il disturbo principale per cui si richiede una visita medica.
Talvolta il mal di schiena va e viene, altre volte il dolore può essere più intenso e costante. Dobbiamo poi rammentare che il mal di schiena può essere causato anche dall'avanzare dell'età che può portare alla degenerazione del disco e, quando il dolore è presente in modo continuativo e vi sono anche problemi neurologici, l'unico modo per non soffrire più e quello di ricorrere a un intervento di chirurgia vertebrale che oggi si esegue con interventi mininvasivi grazie agli approcci come per l'intervento ALIF.
Oggigiorno il chirurgo vertebrale interviene con tecniche mini-invasive ALIF, ma non sempre è subito necessario ricorrere ad un intervento. Vi sono casi per i quali la chirurgia vertebrale mini-invasiva rappresenta l'unica soluzione da adottare ma a volte, invece, è opportuno ricorrere ad altre opzioni terapeutiche.

Mal di schiena, la chirurgia vertebrale mini-invasiva con intervento ALIF può risolvere il dolore?
Per prima cosa, per individuare l’opzione terapeutica più adatta, è fondamentale riconoscere la fonte che causa il mal di schiena. Chi soffre di discopatie ed ernie discali, normalmente sono i pazienti più giovani, dai 20 ai 40 anni.
In questi casi la microchirurgia rappresenta la procedura d’elezione, e la mininvasività dell'intervento consiste non tanto nella ridotta dimensione dei tagli, quanto piuttosto nella ridotta porzione di tessuto osseo e legamentoso su cui il chirurgo vertebrale interviene.
Mal di schiena, l'artrodesi per le spondilolistesi
Diverso è il caso delle artrodesi, come necessario nelle spondilolistesi. I pazienti con queste patologie sono più anziani di età dai 65-70 in sù, e in casi selezionati è possibile intervenire con decompressione associata a fissazione strumentata. Si tratta di un intervento di chirurgia vertebrale che punta a ottenere la stabilizzazione della colonna vertebrale ed eventualmente la decompressione delle strutture nervose.
Per ottenere questi risultati si può ricorrere all’inserimento percutaneo di dispositivi di ultima generazione che vengono utilizzati per ristabilire il corretto riallineamento delle vertebre interessate. L’intervento è guidato dalla tac intraoperatoria che aiuta il neurochirurgo vertebrale come una sorta di “Gps”.