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ALIF - INTERVENTO MININVASIVO PER SOSTITUIRE I DISCHI VERTEBRALI DEGENERATI

ALIF INTERVENTO MININVASIVO PER INTERVENIRE SULLA COLONNA VERTEBRALE IN CASO DI UNA GRAVE PATOLOGIA CHE COINVOLGE ANCHE L'ANCA - LA HIP-SPINE SYNDROME -

HIP-SPINE SYNDROME
ALIF - APPROCCIO MININVASIVO PER INTERVENTI ALLA COLONNA


CASE HISTORY HIP SPINE SYNDROME -

Paziente 48 anni sostituzione di un disco vertebrale gravemente degenerato con approccio per via anteriore mini-invasivo intervento ALIF, al fine di rimuovere la causa meccanica del dolore e ripristinare la naturale curva del rachide e ricostruzione dell'articolazione dell'anca.

Il trattamento di questa sindrome, spesso invalidante e che interessa sia la colonna vertebrale sia l’articolazione dell’anca quando affette da un processo degenerativo, consiste normalmente in un doppio intervento chirurgico, che si effettua in tempi diversi. Questo iter può quindi essere lungo e impegnativo per il paziente che vede un significativo miglioramento della sua condizione solo al completamento del secondo intervento e dopo due anestesie e due ricoveri ospedalieri. Dopo un accurato studio del caso, il paziente, un uomo di 48 anni, è stato sottoposto alla sostituzione di un disco vertebrale gravemente degenerato con approccio per via anteriore mini-invasivo ALIF, al fine di rimuovere la causa meccanica del dolore e ripristinare la naturale curva del rachide, a cui è immediatamente seguita la ricostruzione dell’articolazione dell’anca anch’essa gravemente degenerata, sempre con approccio per via anteriore mini-invasivo (AMIS).


Per quanto riguarda la parte dell'intervento alla colonna, il tempo chirurgico è stato complessivamente breve ed è stato eseguito in anestesia spinale, con sedazione. Il paziente è stato sempre mantenuto in posizione supina e gli accessi chirurgici sono stati eseguiti con due piccole incisioni sull’addome e sulla coscia. Le tecniche mininvasive ALIF che sfruttano la via anteriore sono del tutto “anatomiche” e hanno il grande vantaggio di non danneggiare la muscolatura, salvaguardando i tessuti e limitando le perdite ematiche, riducendo o annullando così la possibilità di dover ricorrere a trasfusioni.




Questi approcci combinati al rachide e all’anca consentono una ripresa funzionale estremamente rapida, l'obiettivo è di rendere questa esperienza un modello riproducibile e standardizzato per tutti i pazienti affetti da tale patologia.


Questi interventi combinati sono possibili solo in strutture altamente specializzate ed eseguite da equipe chirurgiche di altissimo profilo e competenza come quella del Dottor Bassani, responsabile dell'Unità Operativa - Chirurgia Vertebrale II - dell'Ospedale Galeazzi Sant'Ambrogio di Milano che è un Centro di Eccellenza per la Chirurgia Vertebrale certificato dalla Società Scientifica Eurospine.




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